E’ stata inaugurata la Casa dei Cantautori ospitata nell’Abbazia di San Giuliano, a Genova. La Casa dei Cantautori nasce da un’idea della Regione Liguria, finanziata dal ministero dei BeniCulturali. La Casa nasce a Genova perché secondo i promotori dell’iniziativa qui nasce la canzone d’autore con Lauzi, Tenco, De Andre’, Gino Paoli.
L’ex Abbazia di San Giuliano non lontano da Boccadasse e affacciata sul mare rappresenta il luogo ideale per ospitare uno spazio legato alla tradizione dei cantautori genovesi. la Casa dei Cantautori é un centro dinamico, che non sia solo un museo, una raccolta di materiali, una testimonianza di cose passate, ma un racconto avvincente che inviti il pubblico a guardare al futuro.
Il percorso sarà basato sulla realtà aumentata e in continua evoluzione, ma in parte sarà basato anche sull’esposizione di oggetti donati dagli artisti o dalle famiglie che li rappresentano. Gli spazi espositivi si distribuiranno su due piani: un piano terreno nel quale si parte da Genova 1925 con la canzone genovese e con Genova 1953 con Umberto Bindi, Bruno Lauzi, Luigi Tenco, Gino Paoli, Nanni Ricordi, Piero Ciampi, Cantacronache e Nuovo Canzoniere Italiano. Si passa quindi a Milano 1953 con Giorgio Gaber e Milano 1958 con Dario Fo, Enzo Jannacci e Sergio Endrigo. Al primo piano gli ambienti espositivi dedicati a Mogol-Battisti, De Andre’, a Napoli con Pino Daniele, Edoardo Bennato, Alan Sorrenti, Enzo Avitabile, Enzo Gragnianiello, Teresa De Sio poi Sicilia con Franco Battiato e Carmen Consoli e poi Paolo Conte e Ivano Fossati. Sempre al primo piano trova spazio Roma 1972 con Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Claudio Baglioni, Rino Gaetano, Riccardo Cocciante, Renato Zero. Poi Milano 1970 con Eugenio Finardi, Claudio Rocchi, Gianna Nannini, Roberto Vecchioni, Angelo Branduardi, Ivan Graziani, Enrico Ruggeri, Jovanotti. Al primo piano presente anche la Via Emilia con Francesco Guccini, Luciano Ligabue, Lucio Dalla, Ron, Pierangelo Bertoli, Vasco Rossi, Luca Carboni, Samuele Bersani. Insieme al polo museale troverà casa all’Abbazia di San Giuliano, con la ristrutturazione della Chiesa e la progettazione del secondo lotto, anche un polo formativo sui nuovi mestieri della musica, che potrà rappresentare per i giovani un’importante chiave di accesso al mondo del lavoro come previsto dalla proposta originaria del progetto.