Un protocollo d’intesa per la candidatura dell’area del Gran Monferrato a Capitale Europea del vino 2023 sarà siglato dai sindaci di Acqui Terme, Lucchini, di Casale Monferrato , Riboldi e di Ovada, Lantero sabato 29 agosto all’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato. Saranno presenti anche l’assessore regionale all’agricoltura, l’acquese Marco Protopapa, e il presidente nazionale dell’associazione Città del Vino, Floriano Zambon.
Il riconoscimento, sostenuto dall’Associazione nazionale Città del Vino e coordinato dall’Enoteca Regionale di Ovada in collaborazione con le Enoteche Regionali di Acqui e Casale, vuole essere un volano di sviluppo per tutta l’area monferrina, che fa della produzione vitivinicola di qualità la sua bandiera identitaria.
Lorenzo Lucchini, sindaco di Acqui: «Apparteniamo a territori ricchi di fascino, con un potenziale turistico eccezionale che va ancora sviluppato attraverso un serio progetto di valorizzazione che metta in evidenza ogni singolo dettaglio sotto un unico nome: “Gran Monferrato”».
Un concetto che Federico Riboldi, sindaco di Casale, ribadisce con forza: “Gran Monferrato, un territorio omogeneo formato da tre città e 100 Comuni, riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’Unesco per i paesaggi vitivinicoli, per come la civiltà contadina li abbia saputi modellare creando nei secoli colline vitate e cattedrali sotterranee uniche al mondo. Da questa collaborazione nasce l’importante candidatura a Capitale europea del vino 2023”.
Paolo Lantero sindaco di Ovada: “Acqui, Casale ed Ovada costituiscono l’asse portante del Monferrato, anche a livello storico. Cercheremo di lavorare con determinazione per far sì che questa candidatura possa diventare una nomina ufficiale. Nei prossimi tre anni lavoreremo perchè questo progetto possa diventare realtà, cercheremo di approntare una strategia di eventi e di manifestazioni a sostegno della candidatura”.
L’assessore regionale Protopapa: “Solo attraverso una stretta collaborazione tra l’Ovadese, l’Acquese ed il Casalese, in particolare tra i Comuni capi zona di questi territori, si potranno aprire nuovi scenari per la promozione dei nostri grandi vini a livello internazionale”